Scritto da: Ataru Moroboshi
"- In piedi
campeggiatori, camperisti e campanari! Mettetevi gli scarponi, oggi fa freddo.
- Qui fa freddo ogni giorno. Fa freddo! Non siamo mica a Miami Beach, sai?"
- Qui fa freddo ogni giorno. Fa freddo! Non siamo mica a Miami Beach, sai?"
Se queste due frasi non vi dicono nulla,
dovete assolutamente leggere questo post e subito dopo recuperare un film. Se
invece vi hanno stampato un sorrisetto in volto ... a maggior ragione dovete
leggerlo!
Anni fa, quando ancora ero uno studente
universitario, mi capitò di discutere con un amico del film “Ricomincio da capo”, che molti giustamente chiamavano “Il
giorno della marmotta”, traduzione corretta della commedia del 1993 “Groundhog Day”, diretta da Harold
Ramis e scritta da Danny
Rubin.
La sera stessa ce lo riguardammo e da
allora non perdo occasione per proiettarlo, soprattutto con persone conosciute
da poco, di cui non conosca i gusti e con cui voglia condividere una serata
divertente, a prescindere da preferenze cinematografiche, età e dalle basi
culturali.
Avendo avuto diverse occasioni per
rivederlo, ho notato due cose:
- Che piace a tutti, ma proprio tutti. Incredibilmente riesce a comunicare a ogni generazione, anche a quelle più giovani ed abituate a ritmi più sostenuti.
- Che quasi nessuno comprende il vero significato dell’opera, tutt'altro che nascosto.
Perché?