lunedì 16 giugno 2014

I migliori lungometraggi d'animazione

Articolo di: AleK

Ed eccoci, il blog è appena nato e si inizia subito con l'articolo più banale del web, una classifica di preferenze, che si perderà tra le migliaia già presenti e più competenti.
Parliamo d'animazione e quindi che mai ci troverete? Miyazaki, Ghost in the Shell, Pixar... mi viene già da sbadigliare, perché al giorno d'oggi è facile parlar bene dello studio Ghibli e dell'animazione in generale, ma lo farò ugualmente e sapete perché? Perché quando iniziai ad appassionarmi realmente all'animazione ero considerato come una pecora nera e l'animazione come una cosa per bambini, dunque ora rivendico il mio diritto a poter dire quali siano i migliori film d'animazione e quali no, perché me lo sono guadagnato sul campo.
Quando parlavo di Miyazaki mi guardavano come un deficiente, quando parlavo di Pixar la gente non sapeva neppure di che stessi parlando ("Ah, quelli di Toy Story e Shrek!" come no!) ora invece sono tutti appassionati ("Ah Miyazaki è un poeta, un maestro!").

E' un mondo di ipocriti.

Comunque, sappiate che non sarà una classifica normale, sarà più che altro una classifica di autori e studi d'animazione più che di film a sé stanti (a parte eccezioni). E sappiate pure che ci saranno degli esclusi, purtroppo ho dovuto fare delle scelte. Se non vedrete un film in questa classifica, non significa che non sia bellissimo, ma semplicemente che lo spazio era limitato e che ho sofferto ad escluderlo.

Voglio però specificare bene che alcuni film considerati "capolavori" per me sono orribili: tutti  i film DreamWorks Animation ad esempio (per me la DreamWorks è la Michael Bay dell'animazione: un tumore) e i film di Otomo (compreso Akira) che a me non hanno mai detto nulla di ché.

Ma basta sproloqui e iniziamo...

10) Il cinema di Wolfgang Reitherman

Chi vi scrive reputa i film di Reitherman i migliori classici Disney di tutti i tempi. In particolar modo cito La Spada nella Roccia, per me il suo miglior film in assoluto.
Ammetto di apprezzare molto le opere di formazione ovvero quando si parla del passaggio dall'infanzia all'età adulta, nel caso de La Spada nella Roccia la storia è troppo facile, il protagonista è buono e vessato ingiustamente, ma è comunque un film stupendo e la canzone "Questo il mondo fa girar" mi ha accompagnato per tutta l'infanzia fino ad oggi.



Notevole come le canzoni siano integrate in maniera magistrale in tutti i sui film. E notevoli anche gli insegnamenti presenti senza momenti sdolcinati e forzati, senza moralismi. Davvero opere superiori alla media, sobrie e raffinate.


9) Il Pianeta Selvaggio di René Laloux



















Animatore francese praticamente sconosciuto in Italia, Laloux ha regalato al mondo delle opere stupende, su tutte spicca il suo Il Pianeta Selvaggio, sicuramente un film non facile, per via dell'animazione sperimentale, ma assolutamente indimenticabile, così in dimenticabile da essere stato plagiato senza pietà da Hubbard nel suo "Battaglia per la Terra" dal quale è stato tratto uno dei peggiori film di tutti i tempi.
Volendo essere pignoli, anche tutto il tema della "comunicazione" alla base del libro "Il gioco di Ender di Orson Scott Card è preso a piene mani da quest'opera (o dal libro da cui è tratta).
Assieme a I Maestri del Tempo è stato edito in Italia dalla RHV, vi consiglio di non perdervi i DVD in questione perché si parla di pietre miliari del cinema e non solo d'animazione, molte opere più recenti, come detto, gli sono parecchio debitrici.
E l'originale continua ad essere il migliore.
Purtroppo Gandahar continua ad essere inedito...


8) Millennium Actress di Satoshi Kon



















Regista recentemente scomparso, Satoshi Kon ci ha regalato almeno due capolavori (Millennium Actress appunto e Perfect Blue) e un film divertentissimo (Tokyo Godfathers).
E' stata dura scegliere tra Millennium Actress e Perfect Blue, però alla fine ho scelto quello che più mi ha emozionato durante la visione, il mondo delle Idol rappresentato in Perfect Blue è troppo distante dalla mia realtà per potermi toccare l'animo.
Ah, sì, è autore pure del film Paprika, che mi colpì molto alla prima visione, ma non resse a quelle successive... ci vomita addosso un'orgia di immagini, ma ha molto poco di concreto da offrire.
Tutti i film citati dovrebbero essere reperibili in edizione italiana.

7) Il cinema di Mamoru Oshii















Fare una classifica e citare solo Ghost in the Shell non è solo ingiusto verso il suo autore, ma pure errato. Dai suoi esordi ad oggi, le qualità artistiche di Oshii sono andate aumentando, non c'è stato alcun picco, perciò utilizzerò come immagine portante proprio quella del suo ultimo film da me visionato, lo snobbatissimo (ingiustamente) The Sky Crawlers.
Mamoru Oshii è un regista che ha dato veramente tanto al cinema, dai primi bellissimi film di Lamù (Only You e Beautiful Dreamer) a quelli di Patlabor (Patlabor The Movie 1 e 2) passando dai due capolavori che sono Ghost in the Shell e Innocence fino al citato The Sky Crawlers, senza commettere mai un passo falso, artisticamente parlando.
All'elenco dei suoi film voglio aggiungere pure il capolavoro Jin-Roh di cui Oshii firma sia il soggetto che la sceneggiatura.
Si tratta di un film cupissimo ambientato nello stesso mondo di The Sky Crawlers, solo che anziché in Europa, siamo in Giappone ed è una riproposizione moderna della favola di Cappuccetto Rosso, però non nella versione edulcorata dei fratelli Grimm, ma in una versione più simile a quella di Perrault, con giusto un filino di cannibalismo in più (di questa storia ne esistono n-mila versioni).
Perché inserirlo se è un film firmato da Hiroyuki Okiura?
Se guarderete la filmografia di Oshii e poi i due film come regista di Okiura, vi accorgerete di due cose:
1) Che Jin-Roh è di Oshii al 100% (tra l'altro, fu il produttore a imporre il regista contro il volere dello stesso Oshii) vedere per credere.
2) Che Okiura è solo un mestierante che fa il compitino che gli viene assegnato e nulla più. Provate a guardare "Una lettera per Momo" e vi accorgerete di come in realtà sia un film studiato a tovolino per plagiare (male) le opere Ghibli e nulla più.


6) Il cinema di Michel Ocelot



















A questo punto punto qualche fan del sol levante si sarà sentito male. Ma come, preferisci Ocelot a Oshii? Ebbene sì signori, senza dubbio.
Ocelot è un autore molto più concreto e diretto, qualità che apprezzo molto. E il suo cinema è una meraviglia sia per gli occhi che per la mente, affermare il contrario significa non aver mai visto e seguito attentamente i suoi due capolavori Kirikù e la strega Karabà e Azur e Asmar.
Sono film per bambini, ma a differenza di altri film del genere, trattano i bambini come persone pensanti e non come rincoglioniti da far vivere in una bolla di vetro, tanto da essere molto più profondi della maggior parte dei film dedicati a persone adulte. E quando dico "molto" intendo proprio MOLTO.
Un paio di parole in più per Azur e Asmar, dove si compie un'impresa unica, parlare di tolleranza senza essere stucchevoli o banali. Davvero degno di lode.


5) Tekkonkinkreet di Michael Arias




















Il fatto che questo film sia stato completamente ignorato e sia tutt'ora sconosciuto è, per me, pura fantascienza.
Qua andiamo molto oltre l'animazione, questa è un'opera senza genere, una pietra miliare del cinema, che nessuno dovrebbe perdersi.


L'intera opera è bastata proprio su questa metafora tra gli esseri umani e il fuoco e nonostante l'insegnamento impartito, i protagonisti dovranno bruciarsi fino quasi alla distruzione per scoprire cosa nascondono le persone, in particolar modo, sé stessi.


4) I film Pixar


Reputo tutti i lungometraggi Pixar, da Toy Story fino ad Up!, dei capolavori, però su tutti primeggiano Gli Incredibili di Brad Bird e WALL-E di Andrew Stanton.
Gli Incredibili è il primo film veramente maturo della Pixar, non fraintendetemi, come ben specificato, aveva già prodotto diversi capolavori imitati maldestramente un po' da tutti, ma sarà questo film il punto di svolta, i personaggi saranno reali come se fossero interpretati da attori in maschera e la storia sarà cruda e per nulla edulcorata. La parte in cui Elastigirl parla della morte al figlio o quando il padre accarezza i capelli della figlia, sono scene impensabili per il cinema d'animazione americano di quei tempi.
WALL-E è il secondo film della maturità, una critica spietata ad una società di sedentari incapaci di instaurare relazioni reali e che preferiscono vivere in un mondo virtuale, vi ricorda qualcosa? Se la risposta è "no", siete spacciati.


3) Nightmare Before Christmas di Henry Selick


Quando a fine anni '90 citavo questo film agli amici, mi guardavano come un pazzo ("Un film con i pupazzetti?") dico, quando lo conoscevano, perché un sacco di gente neppure aveva idea di che fosse e internet ancora doveva diffondersi...
Ed eccoci al presente, circondati da gadget in ogni dove e senza possibilità di scampo. Se fossi un intellettuale neanche lo metterei in classifica, per fare l'alternativo! Ma poi mi rendo conto che se fossi un intellettuale, lo avrei snobbato anche negli anni '90, nonostante fosse e rimanga un capolavoro.


2) Il cinema di Hayao Miyazaki













Ed eccoci al prode Miyazaki, immancabile in qualsiasi classifica post oscar.
Ebbene, fare una classifica dei 10 migliori film di Miyazaki significa fare una classifica dei 10 migliori film d'animazione, c'è poco da fare. Tra tutti, io, continuo a preferire La Città Incantata.
Lo amai quando lo vidi la prima volta (e già conoscevo tutto il cinema dell'autore) e lo amo tutt'ora. Anche questa è una storia di formazione, solo che in questo caso siamo anni luce davanti a La Spada nella Roccia (beh, è anche arrivato quasi 40 anni dopo) qua abbiamo una ragazzina un po' brontolona catapultata a forza nel mondo degli adulti contro il quale dovrà sbattere il grugno senza l'aiuto di un mentore.
Come vi avevo anticipato all'inizio, questo è uno di quegli autori che non si filava nessuno in passato e che ora è ormai obbligatorio citare sempre, si passa da un estremo all'altro. Ricordo un aneddoto divertente a tal proposito, anni fa cercai di rimorchiare una ragazza appassionata di cinema, la classica tipa da circolo ARCI che si beve qualsiasi cosa scritta da un autore il cui nome finisse in "kowsky". Fu un bagno di sangue e ovviamente mi schifò come la puzza.
Non so che fine abbia fatto ora, ma sono convinto che oggi, se le chiedessero di Miyazaki, la sua risposta sarebbe: "Ah, Miyazaki, un poeta!"
L'unità di misura della mediocrità dovrebbe essere il kowsky/kovskij.


1) L'Illusionista di Sylvain Chomet


 L'illusionista è per me il miglior film d'animazione di tutti i tempi, senza "se" e senza "ma".



L'autore ci aveva già deliziato con Appuntamento a Belleville, un film decisamente bello, ma con il titolo in questione si è superato. E di molto.
Siamo di fronte ad un'opera che è praticamente uno spartiacque, tutti i film d'animazione, per quel che mi riguarda, da ora in avanti andranno confrontati con questo capolavoro assoluto.
Spietato, dolce, reale, delicato, con una forza espressiva senza precedenti (nel film non si parla) il film racconta uno scorcio di vita di un prestigiatore ormai lontano dai fasti del passato che cerca di proteggere dalla realtà una ragazza che lo segue affascinata, come volesse preservare la purezza dentro di lei.
Naturalmente, si renderà presto conto dell'errore commesso... magicians do not exist.

La critica che si è occupata del film non ha fatto altro che masturbare il proprio ego concentrando qualsiasi cosa attorno alla figura di Jacques Tati, autore della sceneggiatura alla quale si è ispirato Chomet, nel loro delirio citazionista, per dimostrare al pubblico quanto ne sapessero a pacchi su Tati, hanno completamente ignorato l'opera che è di Chomet. E quindi ci parla del mondo secondo Chomet. E non, ovviamente, Tati.

Ovviamente sono gli stessi che ignoravano Miyazaki prima dell'Orso d'Oro di Berlino, non c'è da sorprendersi.

Menzione d'onore: Isao Takahata



 
Isao Takahata è rimasto fuori da questa classifica per ignoranza personale più che altro, vi avevo anticipato che ci sarebbero stati degli esclusi, nel caso di Takahata sono rimasto molto incerto se inserirlo o no in classifica... non volevo accorparlo a Miyazaki citando "Il cinema studio Ghibli" perché per me sono autori che non possono essere comparati. Inoltre ho visto solo due film, uno parecchia anni fa, Una tomba per le lucciole e non ricordo molto, a parte il magone, l'altro, Pompoko, l'ho visto solo una volta, troppo poco per esprimere un giudizio.
L'ho voluto comunque citare, perché si tratta di due film davvero notevoli.

Alla DreamWorks invece riservo una minzione d'onore...




1 commento:

  1. Bellissimo post, bello e condivisibile.

    Di Isao Takahata DEVI vedere "Omohide poro poro", per me è il suo capolavoro.

    Finalmente qualcuno con cui condividere l'impressione su: "Una lettera per Momo", un film senz'anima...capita anche con qualche ragazza, ma almeno restan le tette!

    PS
    Io sono fra quelli che non ti perdonerà per Oshii, MAI ;)))

    RispondiElimina

Questo blog non è una democrazia. Gli amministratori si riservano il diritto di rimuovere qualsiasi commento secondo il loro insindacabile giudizio.